Il patentino proprietari di cani è un percorso formativo alla fine quel quale, previo superamento di un piccolo esame, viene rilasciata una certificazione dall’Asl che attesta la formazione ricevuta.
Il test finale non è esageratamente impegnativo e spesso consiste in una manciata di domande che vanno però lette bene e, soprattutto, alle quali non si riuscirebbe a rispondere senza aver correttamente seguito le lezioni del corso.
Ad organizzare questa tipologia di corso sono le ASL locali con i loro servizio veterinario e i Comuni. I corsi si tengono periodicamente a seconda delle richieste. In genere una o due volte l’anno e il corso è unico per tutta la provincia.
E’ possibile partecipare anche in altre province se si è impossibilitati nella propria.
Ma veniamo alla domanda più importante : perché c’è l’obbligo di partecipare al corso patentino proprietari di cani?
L’obbligo va in capo a quei proprietari di cani che sono stati segnalati dal servizio veterinario locale per episodi di morsicatura o di aggressione che possano essere un pericolo per la salute pubblica. I proprietari di cani che hanno manifestato comportamenti potenzialmente pericolosi nei confronti di persone e/o altri animali, possono essere segnalati e sarà il veterinario dell’ASL locale a decidere se il proprietario deve frequentare il corso. Ma attenzione, il corso è aperto a tutti, non solo ai proprietari di cani che sono stati evidenziati come turbolenti.
Ma facciamo un po’ di ordine. Nell’esempio più classico, dove un cane, di qualsiasi misura e taglia, di qualsiasi stazza e razza, aggredisce un soggetto terzo pinzando o morsicando (aggressività interspecifica), parte una segnalazione fatta direttamente dal pronto soccorso locale o dal medico al quale l’aggredito si andrà a rivolgere. In un secondo ipotetico caso, un cane morde un suo conspecifico (aggressività intraspecifica) e il cane aggredito viene portato d’urgenza dal veterinario per le cure del caso. In questo caso, se il cane attaccato avesse la peggio perdendo la vita, sarebbe il proprietario stesso del cane aggredito a sporgere denuncia.
Da tutto ciò si evince che qualora non partisse una segnalazione, il cane in questione non verrebbe indicato come morsicatore e non scatterebbe ovviamente l’obbligo del corso. Attenzione, il corso è l’ultimo step di una serie di obblighi previsti in questi casi, primo tra tutti l’obbligo di museruola in pubblico.
Può apparentemente risultare antipatico dover costringere il cane a portare una museruola o essere obbligati a partecipare ad un corso che non abbiamo voglia di fare. La grande verità è che invece dovremmo prendere la cosa come un’opportunità. Il cane si abituerà alla museruola come si è abituato ad un guinzaglio. E il percorso formativo non andrà che a migliorare le vostre competenze e conoscenze. Non prendetela come una punizione, perché non lo è. Prendiamo la cosa positivamente : abbiamo imparato qualcosa di nuovo dal nostro cane che, sotto stress ed impaurito, può mordere. Anziché sopprimere il cane (come ancora vorrebbe qualcuno) ci hanno chiesto di fargli indossare una museruola che gli permette comunque di respirare bene e bere, che gli impedisce di ingoiare svariati bocconi per strada e che, guardando bene, rende più sereni noi nel sapere che non potrà fare altri danni. E il cane lo sente se state bene con lui. E questo è impagabile. Infine il corso, che tocca elementi talvolta sconosciuti ai più e che vi permette di apprendere qualcosa di nuovo, di stimolante e che fa bene a tutta la famiglia.
Dati statistici alla mano, pare proprio che l’80% delle vittime di morso di cane siano i proprietari stessi, i quali ovviamente non andrebbero mai a denunciare il loro cane, consapevoli del fatto che avrebbero delle conseguenze infelici. L’identificazione di cani potenzialmente pericolosi avviene dunque in casi estremi, dove l’aggressione ha provocato una ferita tale per cui è impossibile un’automedicazione.
Per ulteriore chiarezza va specificato che l’aggressività del cane non è automaticamente da collegare ad un morso. L’aggressività va capita, gestita e possibilmente corretta educando il cane perché come per ogni altro essere vivente sulla terra, un motivo c’è. Se ad esempio un essere umano diventa aggressivo, può colpire o strattonare il prossimo. Per un cane diventa difficile strattonare qualcuno e quindi il morso risulta l’unico modo per far intendere il proprio stato d’animo.
Quante volte vi sarà successo di strattonarvi con qualcuno? O peggio di mollargli uno schiaffo? Se questo qualcuno vi avesse segnalato al medico di base, quest’ultimo avrebbe fatto partire una denuncia secondo voi? Capite dunque che l’aggressività del cane può rivelarsi come aspetto naturale dell’animale e questa va piuttosto incanalata e corretta.
Una delle cose più simpatiche da notare in un corso per patentino proprietari di cani è che i proprietari presenti hanno con se spesso minuscole creature di qualche chilo. Nell’immaginario collettivo il cane aggressivo è spesso un pitbull, un rottweiler, un dobermann, ma quando ti affacci a corsi di questo tipo ti rendi conto che a ricevere un obbligo sono spesso i jack russell, i volpini e i piccoli meticci.
Spesso in questi corsi si trovano proprietari e cani terrier di tipo bull o rottweiler o lupi di qualche natura che non hanno mai avuto alcuna segnalazione e alcun caso di aggressività. Ma la pressione mediatica su queste razze potenzialmente pericolose è talmente elevata che i proprietari si sentono nel dovere di capire di più dei loro cani, per prevenire.
Il corso di formazione per il patentino proprietari di cani non tratta quindi direttamente il tema dell’aggressività, andando a correggere il comportamento del singolo cane, ma piuttosto tratta una serie di informazioni che vanno dall’etologia (scienza che studia il comportamento animale), la comunicazione, il benessere del cane ecc., diventando quindi a tutti gli effetti un corso di formazione base che andrebbe reso obbligatorio su tutto il territorio nazionale per tutti coloro che hanno un cane. Un patentino quindi da tenere nel portafoglio e da esibire in caso di controllo, esattamente come la patente di un’auto, perché potenzialmente qualsiasi cane, tra i più miti al mondo, potrebbe diventare aggressivo e il proprietario deve sapere comprendere, a monte, quali sono le dinamiche che possono scatenare questi effetti.